Un'idea di Monferrato

Un progetto di web mapping realizzato nel contesto degli Incontri "Il Monferrato: Innovazione per il Territorio"

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Georeferenziazione

Il termine ha parecchi significati. Nei software GIS (Geographic Information System) georeferencing è il processo che, data una immagine, porta ad attribuire coordinate geografiche a ciascun pixel.

Il primo passo è riconoscere sull'immagine oggetti (punti) che sia possibile ritrovare nella realtà (rilevandone, ad es., le coordinate con un GPS) o su una carta di adeguata qualità.

Acquisiti un certo numero di coppie di punti (chiamati Ground Control Points), il passo successivo è applicare all'immagine un algoritmo di trasformazione che adatti l'immagine rispetto ai punti di coordinate geografiche note. Ciò può comportare traslazione, rotazione, cambio di scala dell'immagine, ma anche il suo stiramento, la sua riproiezione su una superficie curva...

Per la georeferenziazione i sw GIS usano due tipi di algoritmi di trasformazione:

  • trasformazione globale: si suppone che esista una regola che correla l'immagine con la carta (coordinate pixel con coordinate geografiche); applicata questa regola (di trasformazioni lineare, polinomiale di vario ordine...) all'intera immagine, potrà restare uno certo scarto tra le coordinate geografiche attribuite ai punti sull'immagine e le coordinate geografiche conosciute; l'analisi di questi scarti permette di valutare quanto la regola di trasformazione applicata è corretta
  • trasformazione locale: i punti GCP (devono essere numerosi e ben distribuiti) vengono utilizzati per costruire una rete di triangoli, ogni triangolo dell'immagine verrà deformato in modo da portare le coordinate di questi punti sull'immagine a coincidere con le coordinate geografiche note.

Nel nostro caso l'immagine da georeferenziare è la scansione ad alta risoluzione delle Carte Storiche (vedi Wikimedia)

Queste carte sono in scala relativamente piccola, molti elementi sono rappresentati in modo simbolico (ad es. le città), spesso non sono indicate le strade, i rilievi sono rappresentati in prospettiva, sappiamo che i fiumi possono variare nel tempo i loro percorsi (soprattutto nelle zone pianeggianti), se è presente un reticolato cartografico, poco o nulla sappiamo su come è stato costruito... In breve è estremamente problematico riconoscere coppie di punti sulla carta storica e su carte attuali.

Per la georeferenziazione di queste carte, inizialmente sono state tentate trasformazioni globali, ma i risultati sono stati insoddisfacenti. Per cui le 5 carte storiche qui presenti sono state georeferenziate usando una trasformazione locale (Thin Plate Spline in QuantumGIS).

Un commento

Qual è il significato della georeferenziazione delle carte storiche qui sperimentata? Certo non ricuperare una precisione e una congruenza cartografica che queste carte non hanno mai avuto. Il suo significato sta nel rendere più facilmente confrontabili le diverse carte, e analizzabili le notevoli e problematiche differenze che tra esse esistono.  Le incongruenze che emergono vanno interpretate: sono dovute ai limiti intrinseci della tecnica di georeferenziazione applicate a carte storiche, a incongruenze cartografiche originarie, connesse alla precisione delle carte stesse, oppure hanno un significato?